Il mondo del turismo è in continua evoluzione e alla ricerca di sempre nuove occasioni di “scoperte turistiche” sia in termini di nuove location che di nuove esperienze.
Stiamo assistendo ad una mutazione della domanda del viaggiatore moderno: è finito il turismo passivo e si sta facendo largo la richiesta del viaggio prevalentemente come esperienza. Si sta, quindi, dispiegando un turismo delle “cento opportunità” che richiede una lavorazione accurata da parte del sistema dell’offerta che non riguarda solo la struttura ricettiva (sia essa hotel o albergo diffuso o glamping o qualsiasi altra forma ricettiva) ma è connessa all’offerta della destinazione intesa nel suo complesso.
Lo sviluppo di un territorio è sempre più, inoltre, legato a logiche di “turismo sostenibile” che sempre la WTO definisce come “turismo che tiene pienamente conto degli impatti economici, sociali, ambientali attuali e futuri per soddisfare le esigenze dei visitatori, dell’industria, dell’ambiente e delle comunità operanti”:
A questo fenomeno si deve aggiungere il fatto che, indubbiamente, dopo l’evento pandemico assistiamo a dei cambiamenti che appaiono essere sempre più strutturali: uno di questi è l’allontanamento dai grandi centri e la riscoperta del territorio.
Nella nostra attività di sostegno alle iniziative imprenditoriali stiamo incontrando, e ci confrontiamo, sempre più spesso con temi riguardanti la nascita, intesa come percezione turistica, e lo sviluppo di una location che portano a confrontarci con tematiche quali quelle del destination management, delle reti di territorio, del fenomeno molto interessante degli alberghi diffusi.
Nel 1993 il WTO definì “destinazione turistica” un luogo in cui esiste un sistema di punti di attrazione, strutture turistiche, erogazione di servizi collegati tra loro. Si tratta, quindi, di un luogo-obiettivo: una località, un territorio diventa destinazione quando sono disponibili, e vengono percepiti dal cliente-viaggiatore potenziale, fattori di attrattività capaci di rispondere a specifiche motivazioni di viaggio.
In questo articolo ci occupiamo del tema del Destination Management prendendo spunto dalla nostra collaborazione allo sviluppo del progetto Colline Oltre riguardante le nostre attività a supporto degli imprenditori dell’Oltrepo pavese.
La disciplina del destination management ha trovato la sua collocazione precisa definendo le sua funzione ad alcuni aspetti:
- Processi di coordinamento del territorio;
- Logiche di meta management, condizione necessaria per il corretto ed efficiente funzionamento di una strategia di integrazione dell’offerta complessiva del territorio;
- Relazioni a rete tra i vari soggetti del territorio, pubblici e privati.
Secondo l’Organizzazione Mondiale del Turismo, Il Destination Management Organization (DMO) è la gestione coordinata di tutti gli elementi che compongono una destinazione (attrazioni, accesso, marketing, risorse umane, immagine e prezzi).
Esso adotta un approccio strategico per collegare tra loro entità molto diverse per una migliore gestione della destinazione.
Perché oggi risulta così importante nel settore dell’hospitality?
- Perché ha l’obiettivo di incrementare, attrarre e gestire flussi turistici per ottenere risultati economici soddisfacenti per gli operatori locali, preservando il territorio e la comunità locale da eventuali effetti negativi
- Perché concorre a gestire efficacemente l’immagine e l’identità della destinazione attraverso un processo di promozione e comunicazione, valorizzando i fattori distintivi e caratteristici, e curando la brand reputation.
- Perché opera in sinergia con gli stakeholder ed è fondamentale fare “rete” costruendo relazioni con tutti coloro interessati allo sviluppo del turismo nella destinazione.
Qual è il suo impatto a livello sociale?
Bisogna tenere presenti gli effetti che il DMO impatta a livello sociale, quale fenomeno turistico che coinvolge i residenti, le loro vite e abitudini. Attraverso la rete sociale si tendono a preservare l’ambiente e le risorse naturali promuovendo un turismo sostenibile e responsabile.
Dunque, questa disciplina, rappresenta un filo rosso che collega i driver di successo di una destinazione turistica, quali:
- Gli Operatori, che si impegnano a “fare rete” con gli altri stakeholder del network e a fare con loro “quadrato” per fronteggiare eventuali difficoltà.
- Le Istituzioni, che lavorano affinché tutto risulti ottimale in termini di spazi e servizi pubblici di loro competenza con un impegno e dedizione costanti volti a spingere sulla promozione della destinazione.
- L’Identità della destinazione, che fa distinguere dal resto della concorrenza diventando riconoscibile nel mercato. Essere a conoscenza della propria identità permette di valorizzarla e di seguire una corretta strategia di marketing puntando dritto all’obiettivo.
- La Comunicazione, che deve andare verso e tra operatori e istituzioni, naturalmente verso il mercato business e leisure a cui dobbiamo far sapere che vogliamo essere visitati e scelti e verso i residenti poiché devono essere coinvolti.
L’esperienza di HSL Hospitality in progetti di Destination Management: il caso “Colline e Oltre”
In questo progetto HSL è intervenuta in una prima fase ad elaborare una strategia complessiva di sviluppo della ricettività del territorio, un modello di servizio e uno di aggregazione dei player sul territorio. In una si è occupata di supportare le singole strutture ricettive del territorio nella definizione di strategie, posizionamento, concept di ospitalità e sviluppo dei servizi. In questo modo il progetto ha potuto dotarsi di una strategia in grado di guidare la destinazione nella costruzione di un’identità turistica e di un posizionamento nello scenario competitivo tra territori.
Ad oggi HSL sta assistendo gli imprenditori del territorio dell’Oltrepo nel posizionamento e valorizzazione di strutture ricettive esistenti e nello sviluppo di altre iniziative ricettive attraverso il recupero di edifici storici e di nuove iniziative, il tutto avendo come riferimento il quadro di sviluppo complessivo del territorio cui sta contribuendo come partner della DMO Colline Oltre.